Soliloqui e Confessioni by Agostino

Soliloqui e Confessioni by Agostino

autore:Agostino
La lingua: ita
Format: epub
editore: UTET
pubblicato: 2012-12-31T16:00:00+00:00


1. Salm. 70, 5.

2. Cfr. Salm. 9, 22 (10, 1).

3. Cfr. Giob. 35, 10–11;.

4. Cfr. Salm. 9, 22 (10, 1).

5. Cfr. Salm. 34, 6.

6. Salm. 72, 26.

7. Salm. 67, 23.

8. Cfr. VIRG., Eneide 9, 492–493.

9. Cfr. At. 27, 20–26.

10. Le. 7, 12–15.

11. Cfr. Salm. 7, 11; 37, 23; 69, 2.

12. Salm. 17, 29.

13. Giov. 4, 14.

14. Gal. 4, 14.

15. Salm. 18, 15.

16. 1 Tim. 5, 10; 6, 18.

17. At. 18, 25; cfr. Rom. 12, 11.

18. Salm. 15, 11; Ai, 2, 28.

19. 2 Tim. 2, 15.

20. Gen. 1, 26 s; 9, 6.

21. l Cor, 13, 12.

22. Cfr. De genesi contra man. 1, 17, 275.

23. Salm. 9, 3; 91, 2.

24. Gen. 1, 26s; 9, 6.

25. Cfr. Mt. 7, 7s; Lc. 11, 9s.

26. Cfr. Col. 1, 18; 1, 24.

27. Cfr. 2 Macc. 1, 24; AMBR., Hymn. I, 2, 1.

28. Cfr. Mt. 5, 17; 7, 12; Lc. 16, 16.

29. Cfr. 2 Cor. 3, 6.

30. Cfr. Salm. 116, 2.

31. Cfr. Salm. 16, 8; Dan. 4, 32.

32. Cfr. Contra acad. 3, 20, 43; De ord. 2, 5, 16; 2, 9, 27; De util. cred. 7, 16ss; 12, 26; 13, 29; 15, 33.

33. Cfr. De util. cred. 8-17 di cui costituisce un sunto mirabile.

34. Cfr. CIC., De nat. deor., 1, 1, 2.

35. Cfr. Rom. 5, 6.

36. Cfr. Sir. 19, 4.

37. Cfr. Mt. 7, 13 ss.

38. Cfr. Mt. 7, 13.

39. Cfr. Salm. 2, 4; 36, 13; Sap. 4, 18.

40. Lam. 1, 9 e 11.

41. Saltn. 21, 28; 50, 15; cfr. Salm. 62, 9.

42. Rom. 9, 5.

43. Cfr. Is. 6, 10; Mt. 13, 15.

44. Valentiniano II, probabilmente il 22 novembre 385, festa del decennale, secondo l’ipotesi di P. COURCELLE, Recherches sur les Confessions, 80 ss.

45. Cfr. Salm. 22, 4; 52, 6.

46. Salm. 41, 11.

47. Cfr. Ger. 6, 8.

48. Cfr. 1 Cor. 1, 31.

49. Cfr. Mt. 9, 24s.

50. Salm. 41, 11.

51. prov. 9, 8.

52. Cfr. Ez. 1, 13.

53. Cfr. Is. 6s.

54. Cfr. Salm. 77, 4.

55. Cfr. Salm. 106, 8. 15. 21. 31.

56. Cfr. Prov. 6, 26.

57. Cfr. Giudit. 6, 15.

58. La lezione docuisti eum, accettata da Skutella, è probabilmente un’aggiunta esplicativa o ripetizione meccanica.

59. Cfr. Prov. 3, 5; Is. 57, 13. Questo brano riceve un’egregia lettura in E. AUERBACH, Mimesis. Il realismo nella letteratura occidentale, Torino, 1956, vol. 1, 75 ss (confronto con l’arte espositiva di Ammiano, Apuleio e Gerolamo).

60. Alipio ripassa nel foro la sua lezione, probabilmente perché applicava uno dei due metodi della mnemotecnica antica (attestato dal De orat. di Cicerone, dall’Institutio di Quintiliano, dall’anonima Rhet. ad Erennium, di grande autorevolezza perché attribuita a Cicerone), quello dei loci. «Il tipo più comune, se non l’unico, di sistema di luoghi mnemonici usati era quello architettonico. Per formare una serie di luoghi nella memoria, dove riporre le parti del discorso, bisogna ricordare un edificio, il più possibile spazioso e variato, con il cortile, i saloni, le stanze, senza dimenticare le statue e gli ornamenti che ne decorano le varie parti» (F.A. YATES, The Art of Memory, London, 19842, 3 cit. da R. DE MONTICELLI, 629 che sottolinea anche l’estrema attenzione di Agostino per il ruolo della memoria e per le tecniche connesse).



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